La videocamera di sorveglianza di un negozio mostra la coppia a braccetto. Poi l’uomo afferra la moglie e la trascina sotto la rampa. Lì la uccide. Il racconto dei passanti
ASCONA - Fondamentale nella ricostruzione dei fatti sarà l’apporto che fornirà la videocamera di sorveglianza situata a pochi metri dal luogo dell’omicidio, dove si trova un negozio di apparecchi informatici.
Stando a nostre informazioni la videocamera del negozio avrebbe ripreso gli attimi precedenti all’aggressione. Nelle immagini dunque si vedrebbe la coppia protagonista del dramma familiare. Lui, un 54enne di origine macedone, cammina a braccetto - come se niente fosse - con la moglie, una donna di 38 anni sua connazionale. I due coniugi, entrambi domiciliati nella regione, erano in fase di separazione.
Proprio davanti all’entrata dell’autosilo, l’uomo ha un repentino cambio di comportamento: afferra la donna e la trascina sotto la rampa. A quel punto si sentono gli spari della pistola. I testimoni raccontano di aver udito prima tre o quattro colpi. Poi, a distanza di pochi secondi, altri spari.
Diverse le persone che una volta udite le urla e i colpi dell’arma da fuoco si sono messi a correre per uscire dall’autosilo. Il video è stato consegnato alla polizia e servirà agli inquirenti per ricostruire la dinamica esatta di quanto accaduto.
Un testimone ha raccontato ai microfoni di Radio Fiume Ticino di aver sentito i colpi di pistola in due momenti diversi. «Ho attraversato la strada per vedere se potevo prestare aiuto. Nel frattempo un’auto che voleva entrare nell’autosilo è stata fermata da una persona che gli ha fatto segno di non entrare, di restare sul marciapiede perchè c’era un tipo armato. Allora sono retrocesso, ho cercato di guardare giù e lì ho visto una donna sdraiata che non si muoveva più e un uomo riverso su di lei».
L'uomo dopo aver sparato alla moglie, ha puntato l'arma su di sè e avrebbe premuto il grilletto. Si è solo ferito. La sua vita, stando a quanto fa sapere la polizia, non è in pericolo.