Il 40enne travolto da un Tilo nei pressi della galleria del Gottardo, era da tempo attivo nel ramo della sicurezza ferroviaria. Amici e conoscenti lo ricordano come un ottimo professionista
AIROLO – Era una persona di cuore e un professionista coscienzioso. Così viene ricordato da amici e colleghi l'operaio 40enne deceduto nell'incidente ferroviario di Airolo, martedì mattina. L'uomo è stato travolto da un treno Tilo nei pressi del portale della galleria del San Gottardo. Gravi le ferite riportate da un suo collega, trasportato d'urgenza in ospedale.
Originario del Salento, il 40enne aveva un passato nell'esercito italiano. Domiciliato nel Bellinzonese, era sposato e aveva due bimbi piccoli. Amava il calcio e ormai da diversi anni lavorava per una ditta attiva nel ramo della sicurezza ferroviaria.
Chi lo conosceva bene racconta di lui come di una persona attenta ai dettagli. «Sui binari non si scherza, e non c'è da fare gli eroi», ripeteva spesso, avendo compiti di grande responsabilità. Cosa sia successo nella tragica mattinata di martedì lo chiarirà la polizia.