Sono state due 26enni le prime a soccorrere la donna, ora in ospedale, che ieri sera ha rischiato l'annegamento nel Verbano
MINUSIO - «Siamo state io e una mia amica a recuperare la donna che si trovava in acqua». A fornire nuovi dettagli su quanto accaduto nella serata di ieri a Muralto, nelle acque del Verbano, è la 26enne E., che si trovava lì in compagnia di una coetanea.
«Era in acqua da diverso tempo. Noi stavamo cenando al Giardino Lago - racconta la ragazza -. A un certo punto mi sono accorta che qualcosa non andava. Ho notato la sagoma che galleggiava a circa 80 metri dalla riva».
Dopo un po' la ragazza inizia a insospettirsi: «Mi sono alzata dal tavolo e sono andata fino a riva. Con il telefono ho zoommato per capire cosa fosse. Solo guardando le foto mi sono accorta che era una persona ed era immobile. Allora ho chiamato la mia amica».
A quel punto le due ragazze sentono dei lamenti: «Ho provato a gridare per farmi sentire da quella figura in acqua, ma niente. Non ci abbiamo pensato due volte e ci siamo tuffate per andare a recuperarla».
Tornate a riva, le ragazze sono state raggiunte dai soccorritori del Salva e dalle pattuglie della polizia. Una cosa è certa, per le due giovani quanto accaduto è stato scioccante: «Dobbiamo ancora realizzare quanto successo», ammette la 26enne.