Il 48enne siriano è stato ritenuto colpevole di tre tentati omicidi intenzionali
LUGANO - È stato condannato a 8 anni di carcere e 15 di espulsione dal territorio svizzero il cittadino siriano, processato alle Assise criminali di Lugano, per le violenze commesse su moglie e figli tra il 2015 e il 2018. Lo riferiscono i media ticinesi.
Il 48enne è stato in particolare riconosciuto colpevole di tre tentati omicidi intenzionali (su un totale di cinque episodi). Tutti e tre nei confronti dei figli.
Nel pronunciare la sentenza, il giudice Amos Pagnamenta - riporta la RSI - ha parlato di un «despota maniaco del controllo», sottolineando come «la violenza dell'imputato lascia interdetti». Anche «chi è abituato a trattare casi come questo».