La corte delle assise criminali ha disposto una presa a carico terapeutica intensiva.
LUGANO - Incapace di intendere e di volere. Per questo sarà affidato a una struttura idonea, in grado di occuparsi di lui. Questa la sorte del 23enne del Luganese - affetto schizofrenia - che lo scorso anno aggredì con un attrezzo ginnico padre, madre, fratello e un poliziotto.
La corte delle assise criminali di Lugano, come riporta la RSI, ha disposto martedì mattina una presa a carico terapeutica intensiva.
Il giudice dei provvedimenti coercitivi avrà come compito quello di trovare una struttura adeguata per curare il 23enne che è affetto da schizofrenia paranoide. Dovrà pure aiutarlo in un possibile percorso di recupero.
Nell'attesa del trasferimento in una struttura, il giovane è stato ricondotto in carcere.