Le prime evidenze dell'inchiesta sul luogo dell'incidente non hanno rilevato la presenza di tracce di pneumatici.
I motivi della tragedia, costata la vita a un padre di 43 anni e a suo figlio di uno, sono ancora al vaglio degli inquirenti.La mamma del piccolo su Facebook: «Chi ha visto qualcosa si faccia avanti».
GNOSCA - Nessuna traccia di frenata. Sulla strada cantonale tra Gnosca e Preonzo non ci sono segni di pneumatici. Sono le prime evidenze - riportate da LaRegione - che emergono dall’inchiesta avviata sul luogo del tragico incidente avvenuto ieri e che è costato la vita a un padre e a suo figlio.
Lo schianto, avvenuto attorno alle 18.00 sulla tirata che collega i due quartieri di Bellinzona, aveva coinvolto un Suv della Hyundai con a bordo un 43enne del Bellinzonese e un bimbo di un solo anno. L'uomo, un poliziotto della cantonale con alle sue spalle più di 10 anni di servizio, era deceduto sul colpo ed è stato ritrovato morto tra le lamiere del veicolo. Mentre il piccolo, rinvenuto sul luogo dell'incidente in condizioni disperate, era spirato poco dopo in ospedale.
Intanto sul luogo della tragedia, da parte al muro della chiesetta contro cui è terminato il fuoristrada, alcune persone hanno voluto ricordare padre e figlio con alcuni mazzi di fiori e un panda di peluche. Una dedica al piccolo che non c'è più. Un dramma che per ora non ha ancora una spiegazione. La ricerca di testimoni lanciato ieri dalla polizia cantonale per far luce sulla dinamica dell'incidente non ha infatti per ora sortito effetti concreti. Tanto che anche la madre della piccola vittima - distrutta dal dolore - ha deciso di rilanciare l'appello. «Sì era mio figlio. Era l'amore della mia vita. La mia gioia, il mio mondo, il mio tutto», scrive in uno straziante post su Facebook. «Chiunque abbia visto qualcosa si faccia avanti».