I due hanno percepito - fornendo, si sospetta, informazioni false - oltre un milione e mezzo di franchi
BELLINZONA - Due imprenditori italiani, entrambi residenti nel Sottoceneri, sono stati arrestati in relazione ad alcune irregolarità legate ai crediti Covid-19.
I due, rendono noto la Polizia cantonale e il Ministero pubblico in un comunicato, sono gravemente sospettati di aver fornito a più riprese nel corso della seconda metà del 2020 false informazioni al fine di ottenere più crediti Covid-19 garantiti dalla Confederazione per un importo complessivo di oltre un milione e mezzo di franchi.
Il denaro sarebbe poi stato utilizzato per scopi estranei a quanto stabilito dall'Ordinanza sulle fideiussioni solidali Covid-19 e, in particolare, per far fronte a spese personali. Ulteriori accertamenti sono tuttora in corso.
Le principali ipotesi di reato nei confronti dei due sono quelle di ripetuta truffa e ripetuta falsità in documenti. L'inchiesta è coordinata dal Procuratore pubblico Daniele Galliano.