Tragedia a Grancia: il luogo dell'incidente sarebbe un punto di ritrovo «abituale» di giovani. Le lamentele dei residenti
Piccoli raduni in auto, guida spericolata: le segnalazioni alla polizia (e i controlli) in passato non sono mancati. Ma l'andazzo si sarebbe «intensificato negli ultimi mesi»
GRANCIA - Corse, sgommate, serate brave. E ieri sera, alla fine, un incidente mortale. Il luogo dello schianto costato la vita a una 17enne a Grancia è un ritrovo abituale di giovani e amanti delle auto. I residenti - scioccati dall'accaduto - raccontano di avere segnalato più volte la cosa in passato alle autorità.
Emergono nuovi dettagli, mentre proseguono gli accertamenti per stabilire la dinamica dell'accaduto. La scientifica è tornata sul posto questa mattina, per i rilevamenti del caso. L'auto - una Volkswagen bianca immatricolata in Ticino - si è scontrata con il palo di una scala, all'ingresso di un asilo nido sul retro del centro commerciale Lugano Sud. La passeggera di fianco al guidatore è deceduta sul posto, mentre altri quattro occupanti hanno riportato ferite gravi: una 16enne è in pericolo di vita.
Sul posto al momento dell'incidente si trovavano - a quanto apprende tio.ch/20minuti - anche altre auto occupate da giovani. Proprio questi ultimi avrebbero contattato i soccorsi. Uno scenario che conferma quanto affermano alcuni residenti, ossia che sul posto si svolgevano spesso raduni di giovani.
Una residente racconta di avere visto «giusto la sera prima» ossia giovedì «un'auto girare attorno al centro commerciale a gran velocità». Il proprietario di un'attività conferma: proprio nel luogo della tragedia «si trovano molto spesso rifiuti e avanzi da fast-food, e segni di sgommate sull'asfalto». In particolare, uno spiazzo coperto da una tettoia sarebbe «un luogo di ritrovo abituale dei giovani nel weekend». Le auto - prosegue - «girano attorno agli stabili del centro commerciale, sempre correndo».
È andata così anche questa notte? È presto per dirlo. Di certo il via vai notturno nei pressi del fiume Scairolo era noto alla Polizia, sollecitata in passato dai residenti. E i controlli nei dintorni non sono mai mancati. Anche tra gli appassionati di auto e tuning la cosa era abbastanza risaputa.
«Da tempo cerchiamo di sensibilizzare soprattutto i più giovani, invitandoli al rispetto delle regole» spiegano ad esempio dal Tessin Tuning Club. L'associazione esprime «le più sentite condoglianze alle persone coinvolte» e coglie l'occasione per ricordare i rischi dei raduni non organizzati. «Collaboriamo con le autorità per segnalare queste situazioni» spiega il presidente del club. «Purtroppo in questo come in altri luoghi del Ticino da tempo assistiamo a comportamenti a rischio». Un andazzo che, secondo i residenti, si sarebbe «intensificato negli ultimi mesi». Forse per mancanza di altri luoghi di ritrovo.