Riaprono le terrazze di bar e ristoranti, ma non le sale interne. Rischioso, per Massimo Suter, sul fronte lavoro.
LUGANO - Da lunedì riaprono le terrazze di bar e ristoranti. L'ha annunciato oggi in conferenza stampa il Consiglio Federale. Non tutti però potranno beneficiare dei nuovi allentamenti. Sono infatti numerosi gli esercizi pubblici, ticinesi come d'oltralpe, che non dispongono di spazi all'aperto. E Gastroticino, fa sapere l'associazione in una presa di posizione, non ci sta.
Posti di lavoro a rischio - «La direzione è quella giusta», spiega Massimo Suter, vicepresidente di Gastrosuisse e presidente di Gastroticino, «ma diversi imprenditori non potranno godere della riapertura delle terrazze, sia per dimensioni che per un’ubicazione che non assicurano un’adeguata redditività; imprenditori che quindi saranno costretti a non riaprire». E, se le sale interne dovessero rimanere chiuse, molti posti di lavoro e di apprendistato sarebbero messi a rischio, aggiunge.
Si poteva fare di più - Facendo riferimento alla relativa stabilità della situazione pandemica attuale, Suter definisce questi allentamenti come ancora troppo blandi: «Non si capisce perché il CF non abbia voluto aprire tutto il settore». «Auspichiamo che la Confederazione prenda coraggio e tolga il blocco totale alla ristorazione, che altro non è che un divieto a esercitare la propria professione» conclude Suter.