Per il procuratore generale avrebbe dovuto dare prima l’allarme, quando la donna era ancora viva.
L'avvocato difensore, intanto, ha già impugnato la decisione.
LOCARNO - Decreto d'accusa con una proposta, quella del procuratore generale Nicola Respini, di 150 giorni di carcere (sospesi per due anni) e una multa di 300 franchi.
È il nuovo capitolo dell’inchiesta sul decesso di una 52enne, avvenuto a Locarno il 31 dicembre 2019.
Il 63enne che era con lei – secondo Respini – avrebbe dovuto dare prima l’allarme, quando la donna era ancora viva.
L’uomo - riferisce la Rsi - respinge ogni addebito sostenendo che era capitato più volte che la 52enne stesse male e di principio era contraria al chiamare l’ambulanza.
Il difensore, intanto, ha già impugnato la decisione.