Una delle due piemontesi decedute per il freddo faceva l'insegnante in Ticino
Salvo un terzo ragazzo, ricoverato ora in un ospedale in Svizzera
LUGANO - Lavorava come insegnante a Bellinzona, una delle due alpiniste italiane morte assiderate sul Monte Rosa. Le due, riportano i media italiani, sono rimaste bloccate ieri a causa del maltempo sotto la Piramide Vincent, a 4.150 metri di quota. Inutile il tentativo di chiamare i soccorsi. Le squadre intervenute le hanno trovate troppo tardi.
Ad aver perso la vita sono due ragazze piemontesi, MS* (29 anni) di Crevola d'Ossola, e PV*, di Trontano, sempre nell'Ossola, che insegnava scienze naturali in Ticino, per la precisione alla Scuola cantonale di commercio di Bellinzona. Qui, si era trasferita dal settembre del 2020. Assieme a loro anche un 27enne, VZ*, che ha riportato gravi congelamenti alle mani, ma è sopravvissuto ed è ricoverato in un ospedale in Svizzera.
I tre erano partiti per affrontare il Balmehorn, salendo con gli impianti. Al ritorno ad attenderli c'era la bufera. I soccorsi li hanno raggiunti alle 21. Una scalatrice è morta pochi minuti dopo, l'altra è stata trasportata in un rifugio, ma il tentativo del medico di rianimarla è risultato vano.
Nonostante le temperature non fossero scese molto (il termometro segnava -4°C) il forte vento, che soffiava a 80 chilometro l'ora, ha abbassato la temperatura percepita di oltre una decina di gradi. L'abbigliamento delle ragazze era sì adatto alla montagna, ma non a quelle condizioni.
*nomi noti alla redazione