Un 25enne e un 21enne avevano colpito 23 volte nel Bellinzonese, intascandosi un bottino di oltre 12mila franchi.
Cercavano automobili non chiuse a chiave e trafugavano denaro, borsellini e altri oggetti di valore dagli abitacoli. Altre due persone sarebbero coinvolte nei colpi.
BELLINZONA - Sono finiti in manette a giugno gli autori di una serie di furti (senza scasso) avvenuti nelle automobili del Bellinzonese a partire da maggio. «L'indagine - precisano il Ministero pubblico e la polizia cantonale in una nota congiunta - è nata dopo che nella regione era stato registrato un incremento di questo genere di colpi». Gli approfondimenti delle autorità hanno successivamente portato al fermo (e poi all'arresto) di un 25enne svizzero residente nella regione - con precedenti e già oggetto di un'inchiesta per fatti analoghi - e di un 21enne senza fissa dimora.
I due sono stati ritenuti responsabili di almeno 23 furti, per una refurtiva stimata in oltre 12'000 franchi. Il loro modus operandi consisteva nel trovare veicoli non chiusi a chiave, oppure con i finestrini leggermente abbassati. «In questi casi - precisano le autorità - riuscivano ad abbassarli con la forza, accedendo così all'abitacolo e trafugando denaro contante, borsellini, carte di credito e altri oggetti di valore». Le principali ipotesi di reato nei loro confronti sono quelle di furto, danneggiamento e violazione di domicilio.
Ma i due non sono stati i soli a venir interrogati dalla polizia, che ha identificato altri due maggiorenni coinvolti nei fatti «con ruoli e responsabilità differenti».
La polizia cantonale, infine, ricorda nuovamente l'importanza di chiudere sempre il proprio veicolo (finestrini compresi) e di evitare di lasciare oggetti di valore in bella mostra nella vettura «per evitare sgradite sorprese».