Trattasi infatti di specie protetta. Chi le trasportava non aveva le necessarie autorizzazioni.
L'anguilla è infatti elencata come criticamente in pericolo. L’AFD ha chiesto all’uomo un deposito cauzionale in attesa che venga definito l’importo esatto della multa.
CHIASSO - Erano destinate al consumo alimentare privato del conducente e della sua famiglia, le anguille intercettate dai collaboratori dell’Amministrazione federale delle dogane (AFD) durante un recente controllo al valico autostradale di Chiasso Brogeda.
L’uomo, un cittadino italiano domiciliato in Svizzera romanda, le aveva nel baule del suo SUV. Durante l'ispezione la sorpresa: 16 anguille, per la maggior parte vive. Peccato che l'automobilista non disponesse delle necessarie autorizzazioni CITES.
L'anguilla è infatti elencata come criticamente in pericolo nell'appendice II della Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione (CITES).
È stato così contattato l’Ufficio della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV), a Berna, che ha confiscato le anguille per poi lasciarle libere. L’AFD ha chiesto all’uomo un deposito cauzionale in attesa che venga definito l’importo esatto della multa.
Sicurezza globale al confine
Fa parte del mandato dell’Amministrazione federale delle dogane (AFD) controllare merci, persone e mezzi di trasporto, in base all’analisi della situazione e dei rischi. Attualmente l’AFD si trova in una fase di trasformazione verso quello che diverrà il futuro Ufficio federale delle dogane e della sicurezza dei confini (UDSC). Questa trasformazione ha portato alla creazione di un nuovo profilo professionale. In futuro, l’AFD sarà ancora più in grado di garantire la sicurezza globale alla frontiera per la popolazione, l'economia e lo Stato.