Raduno al Mercato coperto e poi corteo fino a una delle aziende che hanno aderito a Ticino Manifacturing
MENDRISIO - Alcune centinaia di persone si sono radunate questa mattina alle 10 sulla piazza del Mercato coperto di Mendrisio, rispondendo alla convocazione dei sindacati Unia e Ocst, in collaborazione con l’Unione sindacale svizzera - Ticino e Moesa.
Lo scopo della manifestazione popolare "Poro TiSin" era di «denunciare e lottare contro maldestri (e farlocchi fin che si vuole), ma pericolosissimi pseudo “contratti collettivi di lavoro” che hanno invece quale unica finalità quella di aggirare la Legge sul salario minimo, manipolare e ricattare i lavoratori con un esplicito aut-aut: o accetti questo contratto o sei licenziato!».
A Mendrisio erano presenti anche esponenti di organizzazioni italiane come Uil Frontalieri e Cgil Como, riferisce la Rsi. Dopo il raduno si è formato un corteo (aperto da uno striscione con la scritta «Vergogna») che si è incamminato verso una delle aziende che hanno aderito a Ticino Manifacturing.
I presenti, secondo gli organizzatori, si aggiravano tra le 300 e le 400 unità. «Solo uniti possiamo fermare questa perniciosa deriva che
non fa onore al Ticino» scriveva l'Uss nella convocazione alla manifestazione odierna. Potrebbero essere una ventina le aziende interessate al contratto collettivo di lavoro (Ccl) proposto dall'organizzazione TiSin, sotto la soglia del minimo salariale a 19 franchi l'ora.