La pioggia caduta in questi giorni ha definitivamente fugato il pericolo di riaccensione.
L'intervento dei pompieri terminerà quindi oggi.
GAMBAROGNO - Il colossale incendio sul Monte Gambarogno può dirsi infine domato. E i pompieri dopo un presidio durato per oltre due settimane possono finalmente fare armi e bagagli e tornarsene a casa. Il pericolo che l'incendio riparta è infatti definitivamente fugato. «Grazie all’efficacia delle operazioni di bonifica della scorsa settimana e con le precipitazioni cadute tra lunedì e martedì - precisano i pompieri di Bellinzona - il rischio di riaccensione può essere ragionevolmente escluso. L'intervento terminerà quindi oggi».
Il sopralluogo - La decisione del "rompete le righe" è stata presa ieri pomeriggio dopo un sopralluogo. «L'ulteriore rilievo termografico con i droni del Nucleo SAPR dei VVF della Regione Lombardia ha fornito quelle conferme necessarie alla Direzione dell’Intervento per prendere la decisione d'interrompere anche la fase di sorveglianza».
Il monito dei pompieri - Durante la giornata odierna i militi smantelleranno quindi le riserve d'acqua e i presidi di materiale antincendio lasciati sul posto e metteranno definitivamente fine all'intervento. Un intervento quello sul Monte Gambarogno, provocato dalla negligenza di due giovani svittesi, che deve servire da monito a tutta la comunità. «Nonostante le precipitazioni, la situazione dei boschi ticinesi sul fronte degli incendi rimane critica», concludono i pompieri della capitale, raccomandando «la massima prudenza e il rispetto del divieto generale di non accendere fuochi all’aperto».