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BellinzonaAnarchica Andrea Stauffacher, rinviato il processo d'appello

16.09.22 - 12:23
Era stata condannata in contumacia a 14 mesi di prigione da scontare.
Foto TiPress
Fonte ATS
Anarchica Andrea Stauffacher, rinviato il processo d'appello
Era stata condannata in contumacia a 14 mesi di prigione da scontare.

BELLINZONA - Il processo d'appello contro la nota attivista di sinistra Andrea Stauffacher, iniziato stamani al Tribunale penale federale di Bellinzona (TPF), è stato aggiornato a metà ottobre: la 72enne non era infatti presente e il suo legale ha chiesto un rinvio.

Le accuse e la condanna - Lo scorso novembre la Corte aveva condannato in contumacia la donna a 14 mesi di prigione da scontare. La militante anarchica era stata riconosciuto colpevole di complicità nell'uso delittuoso di materie esplosive o gas velenosi, violenza o minaccia contro le autorità e i funzionari, ingiuria, impedimento di atti dell'autorità, violazione della legge federale sugli esplosivi (commercio non autorizzato) e infrazione all'ordinanza sul Covid-19.

Oltre alla pena detentiva, il TPF aveva condannato Stauffacher a una multa di 500 franchi e a una pena pecuniaria di 50 aliquote giornaliere da 30 franchi. Quest'ultima sanzione concerneva decreti d'accusa pronunciati da tribunali bernesi e basilesi. La condanna era stata impugnata da Stauffacher, ragione per cui oggi avrebbe dovuto aprirsi a Bellinzona il processo d'appello.

Il rinvio dei dibattimenti - I dibattimenti sono tuttavia subito stati rinviati, dopo che la Corte ha accolto la richiesta dell'avvocato difensore di fissare una nuova data, possibilità contemplata dal Codice di procedura penale. Il Ministero pubblico della Confederazione si era opposto al rinvio perché a suo modo di vedere la donna "stava giocando al gatto e al topo" con le autorità. Il tribunale ha precisato che qualora la 72enne non fosse presente neppure ad ottobre, allora si procederà a un processo in contumacia.

Diverse le accuse mosse alla zurighese dalla Procura federale. L'attivista, insieme ad altri non identificati, aveva sparato una batteria di fuochi d'artificio e due botti ("Horror-Knall-Rakete") contro il Consolato generale turco di Zurigo nel gennaio 2017. Nel febbraio 2018 aveva mostrato il dito medio a quattro agenti chiamandoli "marionette" durante una manifestazione non autorizzata, sempre davanti al consolato turco di Zurigo.

L'aggressione a un agente di polizia - Nel giugno 2020 durante una dimostrazione non autorizzata "Black Lives Matter" aveva aggredito un agente della polizia comunale di Zurigo. Quando il medesimo agente aveva arrestato la donna una settimana più tardi, quest'ultima l'aveva nuovamente picchiato impedendogli ancora una volta di svolgere i suoi compiti.

L'anziana aveva inoltre acceso un fumogeno tra le manifestanti dello Sciopero delle donne alla stazione centrale di Zurigo il 14 giugno 2019. Era anche accusata di aver organizzato nell'aprile 2020 una manifestazione non autorizzata chiamata "Safety for all refugees" alla quale avevano partecipato oltre 300 persone, lei compresa. In questo modo aveva parzialmente violato la cosiddetta Ordinanza 2 COVID 19.

La giustizia italiana e i collegamenti con le nuove Brigate Rosse - Militante della sezione zurighese del Rivolutionärer Aufbau (Ricostruzione rivoluzionaria), Andrea Stauffacher è considerata un'esponente di punta del movimento che si batte per un cambiamento rivoluzionario del sistema politico ed economico. Il suo nome è stato più volte citato negli scorsi anni dagli inquirenti italiani per collegamenti con le nuove Brigate Rosse.
 
 

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