Si tratta di un progetto pilota, in partenza nel 2023
LOCARNO - Partirà, idealmente, nella primavera del 2023. Si tratta di un progetto pilota tra l’ospedale La Carità e la clinica Santa Chiara.
La direzione dell’ospedale cantonale e i vertici dell’ospedale La Carità di Locarno, insieme al consiglio di amministrazione e alla direzione della clinica Santa Chiara, comunicano la partenza di «un progetto pilota con il sostegno del dipartimento sanità e socialità per approfondire la possibilità di una futura collaborazione in ambito ginecologico e ostetrico», con il chiaro obiettivo di «migliorare la qualità della presa a carico di tutte le pazienti del Locarnese che necessitano di prestazioni in questi due settori e di valorizzare le risorse attive nella regione».
Il convinto sostegno dei ginecologi della regione e dei vertici dei due istituti «costituiscono delle solide basi su cui costruire una possibile sinergia che promette importanti ricadute per tutta la regione». Le tre strutture ospedaliere sono fiduciose che questo iniziativa sperimentale «troverà il sostegno di tutta la regione e di fatto aiuterà sul medio e lungo periodo le due strutture a garantire alle donne del Locarnese una presa a carico di elevata qualità e prossimità»
Il progetto pilota prevede che «le nascite di tutto il Locarnese siano in futuro concentrate nell’ospedale La Carità, mentre la ginecologia operatoria sarà concentrata nella clinica Santa Chiara». Durante questa fase pilota, entrambe le strutture si impegnano a collaborare con tutti i ginecologi e le ginecologhe della regione e a «integrare nel servizio di ostetricia anche le neonatologhe già presenti nel territorio. Al personale medico e paramedico delle due strutture si assicurano le condizioni contrattuali in essere, nell’ottica di mantenere e se possibile migliorare l’attrattività delle funzioni».
L' ipotetico inizio, previsto nella primavera del 2023, «mira a mantenere nel Locarnese le competenze acquisite negli anni dall’ospedale regionale di Locarno e dalla clinica Santa Chiara, rafforzando in termini di sicurezza e qualità. Un migliore impiego delle risorse a disposizione si ripercuote inoltre in termini di efficienza sull’insieme dei costi di gestione del settore ospedaliero stazionario».
Il progetto sarà monitorato da un gruppo di pilotaggio e prevede dei ritorni puntuali all’autorità cantonale, in particolare sulla sua implementazione e sul riscontro che questa offerta innovativa troverà nella popolazione del Locarnese, al fine anche di valutare «il consolidamento del progetto pilota nell’ambito della pianificazione ospedaliera. I due nosocomi sono fermamente convinti che questa focalizzazione delle competenze possa garantire sul medio e lungo termine alla popolazione della regione la presenza nel territorio di una maternità e anche di un istituto in cui eseguire tutti gli interventi ginecologici».