Dopo le critiche, la risposta del presidente e del vicepresidente. «Carico di lavoro elemento critico, subito analisi»
LOCARNO - Nei giorni scorsi, i dipendenti dell'aiuto domiciliare di Locarno e Valli avevano scritto una lettera, indirizzata al direttore del DSS Raffaele De Rosa, all'ispettorato del lavoro e al deputato dell'Mps Matteo Pronzini, in cui denunciavano le «condizioni di lavoro pessime, aggravate da una sfiducia verso la direzione e verso il comitato». Il documento era stato anche oggetto di un'interrogazione del gruppo Mps - Pop - Indipendenti al Consiglio di Stato.
Oggi, il comitato dell'Alvad, per voce del presidente Stefano Gilardi e del vice presidente Enrico Matasci, risponde alle critiche. «Si è proceduto a informare i municipi dei Comuni del Comprensorio Locarno e Vallemaggia - scrivono in una nota - fornendo loro le rassicurazioni sul clima di lavoro e di totale fiducia nella direzione amministrativa e sanitaria». In particolare, è stato ribadito come la direzione sia «da sempre stata impostata sul dialogo e la trasparenza, e questo è sempre stato riconosciuto dai collaboratori stessi. Le eventuali problematiche vengono affrontate in uno spirito di scambio costruttivo, coinvolgendo attivamente i collaboratori, anche per il tramite della commissione interna del personale».
Recentemente, un’indagine nazionale indipendente condotta dall’Università di Basilea «ha confermato il positivo clima lavorativo interno, con in particolare la possibilità di riunioni e discussioni. Tra gli elementi critici vi è l’importante carico di lavoro, che è stato subito oggetto di analisi da parte nostra e per il quale stiamo adottando alcune misure concrete. In ogni caso il comitato approfondirà quanto accaduto con gli organi interni preposti, in particolare la commissione del personale, e questo nell'ottica di un continuo miglioramento delle condizioni lavorative e della qualità del servizio offerto all'utenza».