Nuova predazione nei pascoli sopra Anvéuda, in valle di Blenio
BLENIO - Mentre prosegue il rimpallo di responsabilità riguardo le sorti del lupo, e si vanno moltiplicando gli atti dimostrativi di allevatori sempre più esasperati (l'ultimo oggi in occasione del Mercato dei formaggi di Bellinzona), nelle ultime ore ha avuto luogo l'ennesima predazione. E, come sempre più spesso di recente, la preda non è stata un animale di piccola taglia, bensì un vitello di 9 mesi.
L'animale è stato ucciso nei pascoli sopra Anvéuda, in valle di Blenio. «In un mese e mezzo è il secondo animale che perdiamo - ci spiega Fabio Giglio, di Olivone -. La situazione sta cambiando ma le autorità non si muovono o, quando vengono sollecitate, si limitano alle solite risposte evasive, che significano tutto e niente».
Insomma, l'allevatore non nasconde una critica riguardo l’inazione da parte delle Autorità: «Non ci sentiamo considerati e questo è l'ennesimo ostacolo che viene messo di fronte a noi agricoltori e allevatori di montagna. Nessuno ci ascolta, nonostante l'escalation di questa estate sia sotto gli occhi di tutti e i provvedimenti finora applicati si siano ormai dimostrati non più adeguati alla situazione».
Per Giglio, indipendentemente dalla questione economica, ma anche «affettiva», la colpa non è tanto del lupo, «che si comporta secondo natura, ma di chi lo protegge a ogni costo senza voler aprire gli occhi».