Fra loro pure donne e giovanissimi.
CHIASSO - I controlli di stamattina alla stazione di Chiasso, effettuati alle 8 dalle Guardie di confine a bordo del treno 312 partito da Milano e diretto a Zurigo, per certi versi confermano le parole pronunciate dal direttore dell’Udsc Christian Bock sull’aumento della pressione migratoria alla frontiera Sud.
Sono stati, infatti, una ventina abbondante le persone intercettate a bordo della vettura dai consueti controlli delle Guardie di confine, fatte scendere dal convoglio e attendere sul binario la fine delle operazioni. Fra loro anche alcune donne e diversi ragazzi molto giovani. In due erano nascosti all’interno dei bagni di un vagone. Un poliziotto, stando alla testimonianza di un passeggero, avrebbe chiesto ad alcuni di loro di consegnare gli smartphone.
Tutto si è svolto con calma e con metodi fermi, ma, conferma la testimonianza «assolutamente non bruschi o violenti». I controlli quotidiani puntano a verificare i documenti e, in caso sia necessario, impedire l’ingresso illegale in Svizzera. A quel punto, le persone vengono consegnate alle forze di Polizia italiane attraverso la procedura della “riammissione semplificata”.
Peraltro, a causa di un guasto e dei tempi dovuti per i controlli, il treno è arrivato a destinazione con 45 minuti di ritardo.