La versione della mamma: «L’aggressore è solito minacciare i suoi compagni». La Polizia: «Eventuali responsabilità vanno accertate»
LUGANO - Un ragazzino di 15 anni è finito in ospedale, dove ha subito un intervento alla mano. «È stato accoltellato mentre tentava di difendersi da un compagno di scuola», è la versione della madre. I fatti risalirebbero a lunedì pomeriggio e avrebbero avuto luogo all'interno della scuola media di Pregassona.
La versione della mamma - Il condizionale è d'obbligo non essendoci ancora una ricostruzione ufficiale da parte della polizia. «La scuola mi ha contattato dicendomi che mio figlio era caduto ferendosi a una mano», ci racconta intanto la donna. «Al Civico mi hanno preso da parte per rendermi partecipe di un dettaglio: la ferita non era dovuta a una caduta, ma era stata procurata con un'arma da taglio».
L'autore del gesto, a detta della donna un ragazzino di prima media, sarebbe in qualche modo noto per i suoi atteggiamenti aggressivi.
Il ragazzino ferito, intanto, è stato trasferito dal Civico all'ospedale di Bellinzona. Qui ha subito un intervento di circa tre ore, fortunatamente andato bene. «Ha subito lesioni al tendine e al muscolo, ma se non avesse messo la mano avanti per difendersi…». La donna chiede giustizia: «Indipendentemente da chi possa aver acceso la discussione, qui c’è di mezzo un coltello».
La Polizia invita alla prudenza - Contattata, la Polizia Cantonale invita alla prudenza, confermando solo «la segnalazione da parte della direzione dell’istituto scolastico, giunta nel corso della mattinata di ieri» e assicurando che «la situazione è stata subito presa a carico avviando i necessari accertamenti per ricostruire la dinamica del ferimento e determinare eventuali responsabilità».
Dall’istituto scolastico, per ora, trapela meno che nulla: «Essendoci un'inchiesta di polizia in corso non siamo autorizzati a rilasciare nessuna dichiarazione», si scusa il direttore. Nel frattempo, però, trapelano tra genitori ed alunni alcune voci che smentiscono la dinamica così come riferita dalla donna. Insomma, per poter fare chiarezza su quanto realmente accaduto occorrerà aspettare che si concluda