Più di 300 le realtà apparentemente non in regola che decollavano dall'aeroporto di Malpensa
VARESE - Ci sono anche società con sede in Svizzera tra le oltre 300 realtà finite sotto la lente dei Finanzieri del Comando Provinciale di Varese per presunte violazioni tributarie nel trasporto aereo privato.
Nell’ambito delle attività di vigilanza doganale e antifrode presso l’aeroporto di Malpensa, è stato analizzato in particolare il rischio economico finanziario del fenomeno relativo al trasporto mediante voli “charter”, ossia non di linea, organizzati dalle compagnie di volo che svolgono attività di “aerotaxi”.
Tali società sono tenute al versamento all’Erario di un’imposta versata dal singolo passeggero che fruisce del loro servizio, in funzione della tratta e della distanza percorsa.
Dopo aver esaminato i biglietti di circa 9'000 voli e aver constatato il trasporto di 28'000 passeggeri, sono state così segnalate, per omesso versamento d’imposta, 28 società fiscalmente residenti in Italia e 300 società con sede all’estero (anche in Svizzera) per un importo complessivo dovuto pari a circa 2'760'000 euro.
Le indagini hanno portato alla luce pratiche ritenute elusive e poste in essere da qualche società per sottrarsi al pagamento delle imposte. Alcune di esse, sostenevano di rientrare tra quei soggetti esclusi dal pagamento delle imposte dichiarando nei documenti di viaggio di effettuare viaggi di formazione e addestramento, o viaggi per paracadutismo e altre attività ludico-sportive, in qualità di aeroclub o altre associazioni operanti in regime di esenzione di imposta. In realtà, effettuavano però voli charter esercitando, a tutti gli effetti, l’attività commerciale di “taxi aereo”.