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MENDRISIOTTOUn parco “diffuso” lungo il fiume che da Stabio porta fino al Ceresio

17.02.23 - 06:30
Ecco come sarà il nuovo Parco del Laveggio, presentato giovedì sera e che verrà inaugurato già quest'anno.
Atelier PeR
Un parco “diffuso” lungo il fiume che da Stabio porta fino al Ceresio
Ecco come sarà il nuovo Parco del Laveggio, presentato giovedì sera e che verrà inaugurato già quest'anno.

MENDRISIO - Un percorso che da Stabio conduce fino a Capolago, e al Ceresio, seguendo il fiume. È questa l’idea alla base di un’idea complessa e coraggiosa allo stesso tempo, ovvero il Parco del Laveggio, presentata al pubblico ieri sera al Canavée di Mendrisio.

Coraggiosa perché a mettere i bastoni fra le ruote tanto alla natura quanto all’Associazione Cittadini per il territorio, promotrice del progetto, c’è la morfologia stessa del piano in questione: fortemente urbanizzato, con industrie, svincoli, strade e autostrade.

«Non sarà il Ticino, ma il nostro Laveggio ha le sue qualità ed è giusto valorizzarle», ci spiega Grazia Bianchi dell’Associazione, «va anche detto che il Parco, è un parco - e un percorso - periurbano, pensato sì per lo svago ma che deve per forza di cose venire a patti con un territorio, il nostro, che ha delle peculiarità e delle barriere».

Fra queste ci sono soprattutto le arterie stradali, sotto le quali il Laveggio spesso e volentieri finisce per nascondersi: «In questo senso una parte importante del lavoro è stata quella di risolvere quelli che vengono chiamati “deficit di percorrenza”, ovvero le parti del percorso che - di fatto - non sono percorribili così come la messa in sicurezza».

Una di queste “connessioni mancanti” verrà risolta da una passerella che permette di scavallare la strada cantonale e collegare Rancate all’area delle piscine e i Prati Maggi.  Un altro lavoro importante sarà quello di rivalorizzazione: «Lungo il fiume si srotolerà anche un percorso didattico e vogliamo anche intervenire piantando nuovi alberi e arbusti, per fornire riparo tanto ai passanti quanto alle acque, e ai pesci».

Quello del Parco del Laveggio è un progetto dal lungo respiro che inizia a muovere i primi passi nel 2014, con un progetto rimasto nel cassetto. A riportarlo alla luce, due giovani architetti momò, Carlo Romano e Olivero Piffaretti: «Volevano regalarci un progetto dedicato al Laveggio», racconta Bianchi, «da lì siamo partiti, formando un comitato guida e iniziando a lavorare con Stabio, Mendrisio e Riva San Vitale».

Tassello fondamentale del percorso è senz’altro il molto discusso Comparto Valera, la cui situazione interlocutoria ha finito per sbloccarsi definitivamente solo di recente: «Il nuovo Comparto Valera sarà parte integrante del Parco e un suo elemento importantissimo. L’idea è che diventi un parco agricolo e di svago, con diversi percorsi al suo interno. Potrà anche essere un punto di partenza per avventurarsi lungo tutto il percorso del fiume. L’ambizione è quella di creare una zona di svago e di prossimità, da fruire con la mobilità dolce. Va ricordato che lungo il parco ci sono anche 4 fermate del Tilo, si può camminare o andare in bici, e poi tornare con il treno».

Il costo del progetto sfora il milione di franchi: «Una parte la copriranno i comuni, un’altra il Cantone ma una gran parte dobbiamo recuperarla noi cittadini», spiega Bianchi, «ma siamo fiduciosi, abbiamo tante iniziative in ballo, compresa la possibilità di “adottare” una delle nuove piante del Parco».

L’inaugurazione del Parco del Laveggio è prevista per l’8 ottobre prossimo.

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COMMENTI
 

Findus 1 anno fa su tio
ma sarebbe un progetto questo? quattro fotomontaggi di scarsa qualità? Almeno nella parte terminale del laveggio si poteva tenere in considerazione quanto già previsto dal comune e dal consorzio arginature

Lux Von Alchemy 1 anno fa su tio
Questo sì che è un bel progetto che va in esecuzione. Complimenti!
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