Sono accusati di circa quaranta episodi di raggiri assicurativi, ma anche di altro
NOVAZZANO - Tre persone sono state rinviate a giudizio mercoledì dalla procuratrice pubblica Chiara Borelli nell'ambito di un nuovo episodio della cosiddetta "truffa del garage".
Si tratta, come riferisce la Rsi, del socio gerente di un'officina ubicata a Novazzano, del fratello e di un dipendente. Nel corso dell'inchiesta sono stati ricostruiti circa quaranta episodi di raggiri alle assicurazioni, che sarebbero stati commessi tra il 2021 e il novembre dello scorso anno. L'indebito profitto derivante da incidenti fasulli, furti mai avvenuti colpi al parabrezza e finti danni da grandine si aggirerebbe intorno ai 140mila franchi.
Inoltre i tre che compariranno davanti alle Assise Criminali, tutti cittadini italiani, avrebbero messo a disposizione le auto a noleggio presso il garage a individui residenti in Italia e specializzati nel rip deal, ovvero l'appropriazione di merce vera in cambio di denaro falso. Si parlerebbe di tre colpi commessi in Ticino, con un bottino ingente costituito da lingotti d'oro e un orologio di lusso - il tutto per l'ammontare di alcune centinaia di migliaia di franchi.
Al momento solo uno dei tre, il carrozziere, si trova in carcere. Lui e il socio della società dovranno rispondere anche di altri reati finanziari.