L'inchiesta, che ha oggi portato a un intervento della scientifica, concerne sospetti reati nell'esecuzione di opere in campo funerario.
MENDRISIO - Un escavatore, un grosso buco nel terreno, e tutto intorno lastre di pietra e croci. Appare così, dopo l'intervento odierno della Polizia scientifica, il giardino del proprietario di una nota impresa di pompe funebri del Mendrisiotto.
Il Ministero pubblico ha avviato un procedimento penale su una società di onoranze funebri, conferma a Tio/20minuti la Polizia cantonale. «Gli accertamenti sono finalizzati a comprendere se sussistono i presupposti di reati di natura penale nell'esecuzione di opere in campo funerario e cimiteriale». Lo scopo dello scavo, dunque, è quello di rilevare eventuali «inadempienze o irregolarità» in questo senso.
I reati ipotizzati sono quelli di truffa e turbamento della pace dei defunti.
Il dispositivo, nato a seguito di un'attività investigativa sviluppatasi nel corso delle ultime settimane, è stato caratterizzato da una serie di perquisizioni, interrogatori e sequestri di materiale, precisa la Polizia cantonale. Sono state in particolare interrogate due persone, la cui posizione è attualmente al vaglio.
L'inchiesta è coordinata dalla procuratrice pubblica Pamela Pedretti e dalla procuratrice pubblica Raffaella Rigamonti.