Trapela qualche dettaglio in più sull'accoltellamento verificatosi nella notte in un locale. Il gerente: «Non erano clienti abituali».
BELLINZONA - Tentato omicidio, lesioni gravi subordinatamente semplici, violenza o minaccia contro le autorità e i funzionari. Sono le accuse che pendono contro il 49enne portoghese domiciliato nel Locarnese che nella notte tra domenica e lunedì ha ferito con un coltello un 56enne peruviano domiciliato nel Luganese. I fatti si sono verificati in Via Camminata a Bellinzona, all'interno del Bar La Clava, locale notturno conosciuto per il suo karaoke e per l'ambiente allegro.
Un fuoco che si accende di colpo – I protagonisti della vicenda verosimilmente si conoscevano. L'episodio si è svolto in maniera velocissima, attorno alle due e mezza. A stupire è il fatto che le due persone fino a pochi secondi prima erano con due gruppi ben distinti e in luoghi differenti della Clava. Stando a testimoni, nemmeno si parlavano. Dettaglio che farebbe ipotizzare (ma il condizionale è d'obbligo) che tra i due ci fosse "qualcosa in sospeso". Quello che più conta, e che rende drammatico l'accaduto, è che a un certo punto è spuntata un'arma da taglio. Tra lo stupore generale della quindicina di avventori presenti.
«Mai visti prima» – Il gerente del locale, contattato da Tio/20 Minuti, ha preso le distanze da quanto è capitato. «Abbiamo un servizio di sicurezza in piena regola che è intervenuto subito contattando le autorità – ha specificato –. Per il resto gli inquirenti sono al lavoro e toccherà a loro stabilire l'esatta dinamica dell'accaduto. I due personaggi coinvolti? Non sono clienti abituali. Nessuno li aveva mai visti prima nel locale».
Un uomo alterato – Dopo il fatto di sangue l'autore del gesto si è diretto all'esterno dell'esercizio pubblico. Ed è lì che è stato fermato dalla polizia. In stato visibilmente alterato, ha opposto resistenza agli agenti. Al momento le condizioni di salute della vittima risulterebbero non essere gravi. Tanto che sarebbe già stata dimessa dall'ospedale.