L'azione è stata organizzata per sostenere i tre attivisti di Sciopero per il clima a processo oggi a Bellinzona.
BELLINZONA - «Esercito svizzero = violenza. Disertare non è reato». È questo il messaggio lanciato stamattina dagli attivisti per il clima riunitisi davanti al Tribunale penale federale di Bellinzona.
Gli ambientalisti si sono dati appuntamento sul posto, muniti di striscioni, per protestare contro il processo di tre attivisti del movimento Sciopero per il Clima iniziato alle 8.30 odierne.
I tre sono alla sbarra per avere incitato la popolazione «a rifiutarsi di prestare servizio militare e di pagare la tassa di militare» attraverso una lettera aperta pubblicata sui social l'11 maggio 2020. Oggi, a poco più di tre anni di distanza, devono rispondere del reato di provocazione e incitamento alla violazione degli obblighi militari.
Secondo gli attivisti per il clima i l'azione dei tre imputati «rientra chiaramente nell'ambito della libertà di espressione garantita dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo e non può essere repressa in una società democratica senza violare la libertà di espressione».