Uccisione del bidello a scuola: il retroscena sconvolgente raccontato dai genitori
AURIGENO - Alcuni allievi avrebbero assistito alla scena in cui l'aggressore sparava al bidello. Emergono nuovi raccapriccianti dettagli in merito al terribile omicidio verificatosi nel primo pomeriggio presso le scuole dei Ronchini di Aurigeno, istituto che accoglie circa 250 allievi di scuola elementare e dell'infanzia. A riferirlo sono alcuni genitori, sconvolti dai fatti.
Spunta l'arma da fuoco – Stava per concludersi la pausa pranzo quando un 42enne di origini siciliane si è introdotto nell'istituto scolastico. Cercava l'uomo che frequentava la sua ex compagna. Quello stesso uomo che aveva minacciato più volte di recente e al quale aveva giurato vendetta. A un certo punto spunta l'arma da fuoco. Ed ecco gli spari.
Quelle frasi del 24 aprile – Lo sparatore, classe 1980, residente ad Ascona, si sarebbe dato alla fuga dopo aver visto un docente allarmato. Lo scorso 24 aprile sul suo profilo Facebook scriveva: "Parli male di me, infanghi il mio nome, ridi di me. Eppure io né ti odio, né ti voglio male. Ma prega per te che io non ascolti i demoni che ho in testa".
Sconforto tra i conoscenti della vittima – Parole forti che oggi assumono un significato macabro. Come se in un certo senso questo dramma fosse annunciato. Ed è un po' la sensazione che si respira tra i conoscenti della vittima dell'omicidio. Un genitore precisa: «È stato un pomeriggio da incubo. Per fortuna il personale scolastico è stato in gamba. Purtroppo però alcuni bambini hanno assistito a questo episodio e ora sono traumatizzati». La scuola in questione, non va dimenticato, è frequentata anche da uno dei figli del custode.