Al centro della discussione il documento firmato da Pamini e l’emendamento di Helvetica Ticino:entrambi sono stati respinti.
BELLINZONA - Non sono mancati “battibecchi” e punzecchiature fra i parlamentari, segno di come l’uso passato dei dispositivi di protezione individuale da parte dei più piccoli sia ancora un tema sensibile, nonostante il tempo trascorso. Oggi, il parlamento ha discusso la mozione presentata dal deputato UDC Paolo Pamini: il documento, datato 21 giugno 2022, sosteneva che «l’uso delle mascherine generalizzato imposto per decreto esecutivo» non fosse «proporzionato ai rischi per la salute che ne derivano».
Il testo, sottoscritto da 286 ticinesi, chiedeva al Governo di fornire «dati scientificamente consistenti sull’innocuità dell’uso continuativo di mascherine nei bambini». Inoltre, domandava l’esecuzione di «uno studio rischi/benefici relativo all’uso continuativo di una mascherina che copre bocca e naso», evitando inoltre, in futuro, di «rilasciare decreti esecutivi volti all’obbligo dell’uso continuativo di una mascherina».
Dal canto suo, nel messaggio licenziato a ottobre, il Governo sottolineava come lo Stato agisse «nell’interesse della salute pubblica», tenendo conto che «non sempre le decisioni sono “bianche o nere” e in alcuni casi il vantaggio dato dalla misura potrebbe essere minimo o modesto e la misura imposta potrebbe causare qualche inconveniente». Inoltre, il consigliere di Stato Raffaele De Rosa ha fatto notare come le raccomandazioni fossero emesse da autorità sanitarie riconosciute a livello nazionale e internazionale, «non da anonimi cittadini».
La Commissione sanità e sicurezza sociale (relatore Matteo Quadranti, PLR) invitava a respingere la mozione. Le conclusioni sono state firmate da 16 componenti su 17: l’aula le ha approvate con 59 voti favorevoli, 5 contrari e 12 astenuti.
Sula scia del testo scritto dal granconsigliere democentrista, è arrivato anche l’emendamento firmato da Helvetica Ticino in cui s’invitava il Gran Consiglio «ad accogliere la mozione Pamini e a valutare di prendersi l’onere di legiferare e/o regolamentare l’appropriatezza degli interventi inerenti la salute pubblica a scuola e coi minori». Al termine di una discussione non priva di confronti accesi, l'aula ha bocciato anche questo documento con 55 voti contrari e 11 favorevoli.