CANTONEDelitto di Muralto: il Tribunale federale conferma la condanna

LOCARNO/LOSANNA - Rien ne va plus. Il Tribunale federale di Losanna ha confermato e reso definitiva la condanna del 34enne tedesco accusato di aver deliberatamente ucciso la sua compagna di 22 anni, il 9 aprile 2019, all'Hotel La Palma Au Lac di Muralto.

L'uomo è stato giudicato colpevole di omicidio intenzionale, lesioni personali gravi e appropriazione indebita e condannato, come in seconda istanza, a 18 anni e mezzo di carcere. 

Via libera, dunque, anche all'espulsione dalla Svizzera per 14 anni decisa a novembre 2022 dalla Corte di appello e revisione penale di Locarno.

Il più alto tribunale svizzero ha riconfermato che quella notte la giovane britannica non è morta a causa di un gioco erotico finito male, ma strangolata dal 34enne. 

«Le argomentazioni ricorsuali non adempiono gli esposti requisiti di motivazione. Il ricorrente espone in modo appellatorio una sua versione dei fatti, senza confrontarsi specificatamente con i considerandi del giudizio impugnato», si legge nella sentenza. Il 34enne «si limita a minimizzare il litigio, omettendo altresì di considerare le dichiarazioni del portiere di notte, che concordano sostanzialmente con quelle dei vicini di camera. Le critiche generiche da lui sollevate al riguardo non permettono di ritenere arbitrario l'accertamento della Corte cantonale, secondo cui tra la coppia è avvenuta una discussione concitata di una certa intensità durata almeno un'ora».

La 22enne, lo ricordiamo, era stata ritrovata senza vita nella camera 501 dell'Hotel La Palma au Lac nelle prime ore del 9 aprile 2019 dopo che il suo compagno aveva dato l'allarme. I due si frequentavano da qualche mese: si erano conosciuti in Thailandia e lei si era trasferita in Svizzera per lui. La sera dell'8 aprile erano usciti insieme per i locali di Ascona, per poi fare rientro in albergo. I vicini di camera avevano successivamente dichiarato di aver sentito la coppia litigare durante la notte.