È accaduto nei giorni scorsi nei pressi della Stazione delle FFS di Lugano. La polizia spiega come difendersi
LUGANO - «Attenzione pickpocket!». In molti avranno già sentito questo messaggio d'allerta, che nella metropolitana milanese e sui social è diventato ormai un tormentone. Il pericolo è concreto, visto il continuo aggirarsi di borseggiatori e borseggiatrici.
A quanto pare, però, il fenomeno non è limitato al solo capoluogo lombardo. A confermarlo è il racconto che ci ha fornito N.*, dopo il ritrovamento di un portafogli "abbandonato" nei pressi della funicolare delle TPL che unisce la stazione con il centro cittadino. «Era gettato nel prato, ho scavalcato il parapetto e sono andato a recuperarlo». Vicino al borsellino, N. trova anche diverse carte di credito. «Lì ho capito che non si trattava di un oggetto smarrito, ma che forse era stato gettato intenzionalmente da qualcuno».
Il buon samaritano apre il portafogli, trova un documento, e tramite Facebook riesce a rintracciare il proprietario. «Mi ha spiegato che gli era stato sottratto solo un paio di giorni prima». A sorprenderlo è la modalità con la quale si è verificato il furto. «È stato avvicinato in Stazione da un uomo che gli ha schiacciato il piede e l'ha tenuto fermo per qualche secondo. Quando si è accorto di essere stato derubato era già troppo tardi».
Contattate, le TPL affermano di non essere a conoscenza di borseggiatori seriali. Stessa risposta la otteniamo dalla Polizia della Città di Lugano, il che fa ben sperare. Il fenomeno del borseggio, tuttavia, non è estraneo alle nostre latitudini. E nemmeno così raro, seppur in diminuzione, come ci confermano dalla polizia cantonale.
«I furti con destrezza su suolo pubblico avvengono prevalentemente in luoghi in cui si riuniscono molte persone, in eventi che attraggono un folto pubblico e dove regna un certo anonimato: ristoranti, bar, stazioni ferroviarie o mezzi di trasporto pubblici», ci spiega il ten. Renato Pizolli, portavoce della Polizia cantonale.
Gli autori agiscono solitamente in coppia e con modalità rodate: «Mentre il primo ladro confonde, distrae, spintona o sorprende la vittima, il secondo le ruba il borsellino, lo smartphone o l’orologio e infine scompare fra la folla», prosegue il portavoce.
Solitamente vengono utilizzati dei trucchi per ingannare, distrarre o sorprendere la vittima allo scopo di derubarla senza farsi notare. «Ad esempio attendono che la persona presa di mira lasci incustodita la borsa o lo zaino. In altri casi distraggono la vittima coinvolgendola in una conversazione per consentire al complice di colpire senza essere notato, oppure mentre danno uno spintone alla vittima, le sfilano il borsello dalla tasca dei pantaloni senza che quest'ultima se ne accorga. Alcuni ti si posizionano talmente vicini - sfruttando ascensori, scale mobili o code -, da riuscire sottrarti gli oggetti di valore senza farsi notare».
Se si dovessero ritrovare i documenti persi e si è già sporta denuncia non bisogna disperare: «Ogni situazione va valutata caso per caso, ma di principio, a meno che non siano già state fatte richieste di duplicati o di blocco, ad esempio per le carte bancarie, i documenti ritrovati rimangono validi».
Ecco alcuni comportamenti che aiutano ad evitare questo tipo di situazioni:
*nome noto alla redazione