Il magistrato ha esteso i capi d’accusa a violenza carnale e coazione nei confronti di uno degli imputati.
La notizia è riportata dalla RSI. L'accusa, a marzo, rappresentata dal Procuratore pubblico Zaccaria Akbas, aveva chiesto tre anni di detenzione, di cui un anno e sei mesi da scontare, per il primo imputato. Due anni e quattro mesi, di cui sei mesi da espiare, per il secondo. E un anno e otto mesi sospesi per il terzo, che aveva fatto “da palo”. La difesa, invece, aveva chiesto l'assoluzione sia del primo che del secondo imputato, oltre che del terzo.
Il giudice Siro Quadri aveva però deciso di sospendere il processo per ordinare ulteriori accertamenti. Ora, oltre a riportarne stavolta un’alcolemia di 2,64 grammi per mille, il magistrato ha esteso i capi d’accusa a violenza carnale e coazione nei confronti di uno degli imputati. La decisione ora spetta alla corte.