Avrebbe raggirato una sessantina di persone in tutta la Svizzera, quaranta di queste in Ticino
BELLINZONA - Truffa per mestiere, ottenimento illecito di prestazioni di un’assicurazione sociale e truffa qualificata: dovrà rispondere di questi capi d’accusa il 30enne alla sbarra domani (martedì 5 dicembre) alle Correzionali con l'accusa di avere raggirato 60 persone in Svizzera, quaranta delle quali in Ticino, soprattutto nel Bellinzonese.
A riferirlo è Radio Ticino. Nel servizio trasmesso dall'emittente radiofonica viene evidenziato che «a essere colpito direttamente è un fornitore di servizi per pagamenti con sede nella Svizzera interna». Dalle informazioni di cui la radio è entrata in possesso «confermate dal Ministero pubblico, tra marzo 2019 e lo scorso mese di aprile, l’uomo del Bellinzonese ha truffato per decine di migliaia di franchi».
Stando sempre a quanto riferito da Radio Ticino, l'imputato «ordinava merce online da siti ufficiali, prevalentemente elettrodomestici e dispositivi elettronici, richiedendo il pagamento tramite fattura, ma a nome di altre persone; il luogo di consegna non combaciava con quello presente sulla fattura e cambiava di volta in volta».
Il 30enne non solo «entrava in possesso illegalmente di merce ordinata a nome di altri» ma la metteva «in vendita su piattaforme predisposte alla compravendita tra privati: dopo aver incassato i soldi, però, non consegnava il prodotto».