Lo ha deciso la corte d’appello: «Nessun nesso causale fra i lavori di risanamento e il cedimento della volta del tunnel».
LUGANO - «Nessun nesso causale fra un eventuale errore nell’esecuzione dei lavori di risanamento in galleria, e il danno che ha portato al cedimento della volta del tunnel». È la motivazione con cui la corte d’appello ha ribaltato la sentenza del processo celebrato 4 anni fa, assolvendo un 58enne e un 40enne.
A riportare la notizia è la RSI. L’8 giugno 2017, diverse tonnellate di calcestruzzo si staccarono all’interno della galleria del San Salvatore, cadendo sulla carreggiata e colpendo alcuni veicoli (senza però, per pura causalità, causare delle vittime).
Il processo di primo grado portò alla condanna di tre persone per negligenza e violazione delle regole dell’arte edilizia: si trattava del capo della direzione lavori, il suo vice e l’assistente.
Ora i due imputati rimasti (il terzo nel frattempo è deceduto) sono stati assolti, grazie anche a una nuova perizia