Al via, questa mattina, l'appello di un 40enne kosovaro condannato a tre anni e otto mesi di prigione.
LUGANO - Tre anni e otto mesi di carcere. È questa la condanna ricevuta in primo grado dall'oggi 40enne kosovaro residente nel Luganese ritenuto colpevole di aver picchiato e segregato la moglie per anni, arrivando anche, in un'occasione, a violentarla sessualmente. Oggi l'uomo, che ha sempre negato ogni addebito, torna però in aula, davanti alla Corte di appello, puntando nuovamente al proscioglimento.
La pubblica accusa, dal canto suo, potrebbe spingere per una pena più severa: nel settembre del 2022 la procuratrice pubblica Pamela Pedretti aveva infatti chiesto quattro anni e mezzo di detenzione.
In prima istanza, lo ricordiamo, il 39enne era stato giudicato colpevole di violenza carnale, sequestro di persona, coazione e violazione del dovere di assistenza o educazione.