Cadono le imputazioni più gravi nei confronti dell'imputato, ora a piede libero.
MONTAGNOLA - Si sta lentamente sgonfiando il caso del cadavere di un 35enne italiano rinvenuto nell'atrio di un palazzo di Montagnola lo scorso primo febbraio. Il principale imputato - un 56enne svizzero tedesco arrestato l'otto febbraio con l'accusa di omissione di soccorso - è infatti stato rilasciato nella giornata di ieri (lunedì 12 febbraio) su richiesta della procuratrice pubblica Valentina Tuoni. Lo anticipa "La Regione".
I rilievi tecnico-scientifici e l'autopsia hanno infatti permesso agli inquirenti di escludere l'intervento di terze persone nella morte del 35enne. E questo ha fatto cadere l'accusa più grave che pendeva sul capo del 56enne, ovvero quello di omissione di soccorso. Nei suoi confronti resta ora unicamente l'ipotesi di reato di impedimento di atti dell'autorità, per aver trasportato il corpo fuori dall'appartamento e averlo abbandonato nell'atrio della palazzina di Via Collina d'Oro dove è stato rinvenuto alle 7 di mattina di quel primo febbraio.