Si tratta del massimo della pena che si può infliggere a un minore
LUGANO - Un anno di carcere, questa la condanna decisa per il minorenne richiedente l’asilo che lo scorso ottobre è finito in manette con l’accusa di aver abusato sessualmente di una ragazzina su un treno regionale Lugano-Chiasso. Il giovane è stato riconosciuto colpevole del reato di atti sessuali con persone incapaci di discernimento o inette a resistere.
La sentenza - anticipa la RSI - è stata emessa dal Tribunale dei minorenni questa mattina e si tratta del massimo della pena che può essere inflitta a un minorenne.
Come noto la giovane stava rientrando a casa dopo una serata in discoteca quando è stata avvicinata sul treno dal richiedente l'asilo e un'altra persona, un maggiorenne le cui responsabilità saranno discusse in separata sede. I due, vedendo la ragazza forse un po' alticcia, hanno cominciato a molestarla. Il minorenne è arrivato in seguito ad allungare le mani e ad abusare di lei in bagno, mentre questa era incosciente. Fuori dal bagno c'era il maggiorenne che controllava non arrivasse nessuno assieme a una terza persona mai identificata.