Lo sfogo di Vittorio Santaniello, titolare della stazione di servizio Tamoil rapinata all'alba da quattro persone: «Sono sconfortato».
BALERNA - «Psicologicamente stiamo male. Ho 71 anni e questa è la terza rapina che subisco "in carriera". Ma non era mai successo come stavolta». Vittorio Santaniello è il titolare della stazione di servizio Tamoil di Balerna, rapinata poco prima delle 6 di oggi, lunedì, da quattro sconosciuti. Santaniello si ritrova con un commesso ferito e una cameriera sotto choc. «È dura vivere una cosa così brutta. La paura ti resta addosso. Sono sconfortato».
Due persone a volto coperto sono entrate nel chiosco minacciando il commesso. Per puoi percuoterlo. Altre due attendevano in auto. «E di queste due persone all'esterno abbiamo i volti. C'erano le telecamere di videosorveglianza e la polizia li ha visti in faccia. Spero che finiscano in manette. Ho tanta rabbia addosso. Anche perché hanno alzato le mani contro un mio dipendente».
Il giovane è stato ferito alla testa. In particolare all'arcata sopraccigliare. «Adesso starà alcuni giorni a casa – riprende Santaniello –. I malviventi avevano una pistola. Pare fosse una scacciacani. Non una pistola vera. Ci hanno portato via il denaro del fondo cassa, una bottiglia di whisky e una di Montenegro. Poca roba in realtà. Però è la sensazione di insicurezza che fa male al cuore».
Il titolare racconta come ha saputo della rapina: «Ero ancora a letto. Mi è arrivata una telefonata. È stato tremendo sinceramente. È da stamattina che non ho pace. Mi hanno detto che solo uno di loro parlava perfettamente l'italiano. So che l'auto con cui sono fuggiti aveva targhe italiane. Spero che li prendano al più presto. Voglio giustizia».