Lo ha stabilito il procuratore generale Andrea Pagani, la decisione è stata comunicata oggi
BELLINZONA - Il Governo ticinese si è visto negare l'accesso degli atti dell'inchiesta sul cosiddetto "caso Gobbi", che coinvolge i tre agenti della Polizia cantonale che, lo scorso mese di novembre, si occuparono dell'incidente che coinvolge il consigliere di Stato sull'autostrada A2.
La risposta del procuratore generale Andrea Pagani è arrivata venerdì mattina, riferisce la Rsi. Pagani non avrebbe rilevato la necessità che il Consiglio di Stato visioni l'incarto in questa fase, con l'inchiesta penale ancora aperta. Nei confronti degli agenti il Governo ha aperto un procedimento disciplinare che al momento è sospeso, proprio in attesa di conoscere l'esito dell'inchiesta della Magistratura. I loro legali (gli avvocati Maria Galliani, Elio Brunetti e Roy Bay) si erano opposti alla richiesta del Governo.
L'Esecutivo potrà decidere se impugnare la decisione del procuratore generale. In caso positivo, avrà dieci giorni di tempo per rivolgersi alla Corte dei reclami penali.