Intercettati nel territorio di Quartino dovranno rispondere di tentata truffa aggravata.
LOCARNO - Un 56enne cittadino albanese, una 43enne e una 35enne, entrambe cittadine italiane, sono finiti in manette sospettati di aver preso parte a una truffa agli anziani con "chiamate shock".
Il modus operandi - scrive la Polizia cantonale nel comunicato diffuso - ricalca quello evidenziato a più riprese in passato nelle sue numerose varianti. Negli ultimi casi segnalati, gli autori (spacciandosi per una persona attiva in campo medico o per un agente di polizia) chiedono con insistenza un'importante somma di denaro necessaria a coprire le cure di un congiunto stretto affetto da una grave malattia o incorso in un incidente della circolazione. Facendo leva sullo scarso tempo a disposizione (poche ore vista la paventata serietà della situazione), mettono pressione sulla vittima e la spronano a immediatamente consegnare il denaro a disposizione o gli averi custoditi in casa.
I tre, tutti residenti in Italia, sono stati intercettati in territorio di Quartino. L'arresto è stato reso possibile grazie alla segnalazione di movimenti sospetti da parte di un agente di polizia in quel momento fuori servizio e alla successiva reattività delle pattuglie operative sul territorio. L'ipotesi di reato è di tentata truffa aggravata.
L'inchiesta è coordinata dalla Procuratrice pubblica Anna Fumagalli.