Tramite rito abbreviato si è scelto il percorso fuori dal carcere per l'uomo che seminò il panico a Palazzo delle Orsoline
LUGANO - Il 9 agosto del 2023 aveva seminato il panico a Palazzo delle Orsoline a Bellinzona minacciando di morte dei funzionari statali.
L’uomo, un trentasettenne brasiliano domiciliato nel Locarnese da anni in assistenza, è comparso ieri alla sbarra alle Assise criminali di Lugano. Qui è stato chiamato a rispondere di ripetuta minaccia contro funzionari e autorità. E non solo per l’episodio di Bellinzona. Sempre lo scorso anno aveva fatto altrettanto anche con dei funzionari a Zurigo. Insomma, recidivo per giunta.
Per l'uomo, che già in passato ha visto le sbarre per reati quali ad esempio rapina e lesioni semplici, non c'è stato dibattimento. Il giudice - riporta la Rsi - ha liquidato la faccenda tramite rito abbreviato accogliendo la proposta delle parti di un trattamento stazionario da svolgere in una struttura aperta. Gli 11 mesi già scontati, dunque, sono sufficienti.
Di fatto, le minacce dell'uomo erano anche andate a vuoto, non essendo nemmeno riuscito a farsi passare al telefono i funzionari a cui queste erano indirizzate.
L’imputato, inoltre, si è detto pentito di quanto fatto e pronto a riprendere in mano la sua vita.