Rosita e Mauro hanno una piccola azienda agricola in Val Lavizzara. Questa mattina il tentativo di raggiungere le loro 11 Hinterwälder
LAVIZZARA - La richiesta di aiuto viaggia sui social da ieri. Rosita e Mauro, che hanno un'azienda agricola in Val Lavizzara, vogliono a tutti i costi raggiungere le loro mucche che si trovavano al pascolo all'alpe, sopra il Piano di Peccia, in località Soveneda, proprio la notte dell'alluvione.
«Non sapere se sono ancora vive o se hanno bisogno di aiuto ci distrugge», scrivono i coniugi, riferendosi ai loro undici bovini di razza Hinterwälder, specie particolarmente adatta al mondo alpino svizzero, perché adatta al pascolo su terreni a forte pendenza. Uno «stato d'ansia», il loro e di tutti quelli che in valle li conoscono, giustificato dal fatto che gli animali si trovavano in una zona colpita duramente dall'alluvione.
Purtroppo però, fino a ieri, raggiungere la zona è stato impossibile perché ancora fortemente a rischio. E così i due allevatori si sono rivolti al centro di comando della zona, dove però - scrivono - gli «è stata negata la richiesta di poter fare un sorvolo per vedere com'è la situazione». Da qui l'appello a chi avesse avuto, specie tra i soccorritori, la fortuna di imbattersi o di aver notato le "Hinterwaelder" al pascolo, provando così a contattarli.
Nella serata, il post social ha dato i suoi frutti, tanto che Rosita ha comunicato che almeno 5 mucche martedì sono state viste e sono vive. Ieri sera dalla redazione abbiamo contattato i due allevatori che, per questa mattina, si sono ripromessi di provare a raggiungere in qualsiasi modo le loro mucche, «visto che ora la strada per il Piano di Peccia è agibile». «Potremmo riuscire a salire a piedi e così dovremmo poter vedere com'è la situazione», ci ha scritto Rosita. E proprio da lei ora si aspetta una buona notizia.
Le pecore del pastore eroe, salvate dai due fratelli ticinesi - Una storia, quella di Rosita e Mauro, che si spera possa concludersi nel migliore dei modi e che ne ricorda un'altra. Quella del pastore eroe della Valmasino (Sondrio), che a sue spese, con ripetuti viaggi in elicottero e a piedi, giorno e notte, aveva fatto di tutto per salvare le sue 140 pecore, scappate dall'alpe Porcellizzo, forse spaventate da un predatore. Allora furono due fratelli ticinesi, proprio del Piano di Peccia, Nicola e Daniele Ambrosini, a salvare - imbragati - le 17 pecore che si trovavano in una zona impervia sul Cavalcorto a 2.200 metri.