La consultazione lanciata dal Consiglio di Stato lo scorso maggio ha avuto ampio seguito.
BELLINZONA - Verificata «l’ampia condivisione» della misura in sede di consultazione, il Consiglio di Stato ha approvato ieri il messaggio per avvalersi della facoltà attribuita ai Cantoni di non rilasciare nuove autorizzazioni per poter esercitare a carico della LAMal a infermieri e organizzazioni di assistenza e cura a domicilio.
Come ricordato nel comunicato stampa pubblicato al momento del lancio della consultazione il nuovo strumento si inserisce nel contesto dell'iniziativa popolare federale "Per cure infermieristiche forti", approvata il 28 novembre 2021. «La sua attuazione - sottolinea il Governo in una nota - prevede tra l’altro di consentire agli infermieri e alle relative organizzazioni di prestare determinate cure senza la necessità di una prescrizione medica. Tuttavia, per contenere la crescita dei costi, il nuovo articolo 55b LAMal, entrato in vigore lo scorso primo luglio, permette ai Cantoni di introdurre una moratoria al rilascio di nuove autorizzazioni di esercizio a carico della LAMal nel settore delle cure infermieristiche. Lo strumento può essere attuato qualora i costi in questo settore aumentino a livello cantonale in misura maggiore rispetto alla media svizzera».
E inTicino, la spesa media per assicurato nel settore delle cure a domicilio è tra le più alte a livello nazionale e ha registrato, nell'ultimo decennio, il tasso di crescita più elevato di tutta la Svizzera (+153% in Ticino e +85% in Svizzera). Durante lo stesso periodo, i servizi privati di assistenza e cura a domicilio e gi infermieri indipendenti attivi nel nostro Cantone sono all’incirca triplicati. «I presupposti per l’applicazione della moratoria - precisa il Consiglio di Stato - sono quindi adempiuti e il Governo intende far uso di questa nuova misura di controllo della spesa. A tal fine propone di introdurre una nuova disposizione nella legge cantonale di applicazione della LAMal (LCAMal). Il provvedimento ha effetto peraltro non solo sui costi a carico della LAMal, e quindi dei premi di cassa malati, ma anche di Cantone e Comuni, tenuti a versare il finanziamento residuale, in aggiunta ai contributi della LAMal, nella misura rispettivamente del 20% e del 80%».
Con questa proposta, il Consiglio di Stato conferma la volontà «di applicare con rigore gli strumenti concessi ai Cantoni per cercare di contenere la crescita dei costi sanitari e quindi dei premi dell’assicurazione malattia. Anche se non permette di intervenire sul volume delle prestazioni erogate dai fornitori di prestazioni già autorizzati, la nuova misura potrà comunque avere una certa efficacia, non da ultimo per frenare l’emorragia di personale infermieristico dalle strutture stazionarie, preoccupazione rilevata anche nelle risposte alla consultazione».