L'uomo è stato sospeso cautelativamente dalla Curia, in attesa che vengano chiarite le sue responsabilità a livello penale».
LUGANO - Atti sessuali con fanciulli, coazione sessuale, atti sessuali con persone incapaci di discernimento o inette a resistere e pornografia. Sono queste le ipotesi di reato con cui il Ministero pubblico ha avviato un'inchiesta nei confronti di un presbitero incardinato della Diocesi di Lugano.
L'apertura dell'indagine - ha fatto sapere poco fa la Curia in una nota - è avvenuta a seguito di «una segnalazione giunta direttamente all’Amministratore apostolico Alain de Raemy». La stessa, dopo «un attento esame e accompagnamento da parte della Commissione di esperti in caso di abusi sessuali in ambito ecclesiale» è stata poi trasmessa «agli organi giudiziari competenti d’accordo con la persona vittima e secondo quanto previsto dalle normative vigenti».
Nel frattempo la Diocesi - seguendo i passi previsti in ambito canonico - ha sospeso cautelativamente il presbitero dal ministero, «in attesa che vengano chiarite le sue responsabilità a livello penale».
La Curia conclude la propria nota dicendosi «fiduciosa» che «l’opera dell’autorità giudiziaria possa giungere in tempi rapidi a determinare l’esatta fisionomia dei fatti accaduti».