Dopo aver scavalcato il cancello di casa e preso a calci e pugni la porta, i carabinieri lo hanno fermato con il taser.
ALTA VALLE INTELVI - Maltrattamenti in famiglia, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, danneggiamento alla camera di sicurezza della caserma. Sono diverse le accuse nei confronti di un cittadino svizzero di Lugano, 31 anni, arrestato venerdì dai carabinieri della Compagnia di Menaggio, per aver tentato di irrompere nella casa della ex fidanzata, nonostante la relazione fosse finita. A darne notizia, il quotidiano comasco La Provincia. Stando a quanto ricostruito dalle autorità, per la placare la furia del ticinese è stato necessario l'uso del taser per ben due volte. Nel primo tentativo, l'uomo era riuscito a strapparseli di dosso.
Nella mattinata di ieri, il 31enne aveva raggiunto la casa dell'ex fidanzata, tentando di farvi irruzione. Aveva scavalcato il cancello di casa e preso a calci e pugni la porta dell'appartamento. La trentenne, originaria di Alta Valle Intelvi, ha quindi lanciato l'allarme. Una volta sul posto, gli agenti hanno trovato l'ex ragazzo ancora lì, in preda alla sua ira.
Dapprima, i militari hanno tentato di farlo ragionare, ma all'ennesimo tentativo di fare irruzione nella casa della ex, davanti ai loro occhi, i carabinieri hanno deciso di utilizzare la pistola elettrica. Al secondo tentativo, sono riusciti a immobilizzarlo e portarlo nella camera di sicurezza, presa anch'essa a calci e pugni.
Per lo svizzero è stato quindi disposto l'arresto dal pubblico ministero di turno, Michele Pecoraro. Ora si trova al carcere Bassone di Como, in attesa di essere ascoltato dal giudice.