I due avevano raccolto 14 mila franchi e oggetti in oro per impedire alla figlia di andare in prigione.
COMO - La coppia di anziani che ieri, a Como, avrebbe dovuto consegnare 50mila euro nelle mani di un poliziotto che tale non era, per impedire alla loro figlia di andare in prigione dopo aver causato un incidente mortale (inventato), arrivava da Sant’Antonino.
Questa ennesima truffa si arricchisce dunque di ulteriori dettagli. Come riportato da La Provincia di Como l’uomo di 89 anni e la donna di 69 (di origini italiane), avevano ricevuto una telefonata da una donna dell’est che li aveva convinti a partire immediatamente per Como, dopo aver trovato il denaro richiesto per sistemare la faccenda.
E così i due, dopo aver raccolto 14 mila franchi più altri oggetti in oro, comprese le due fedi nuziali, erano partiti.
Fortunatamente l'epilogo è stato positivo per la coppia. I due, arrivati nella via dell’appuntamento, che è anche quella su cui si affaccia la Questura di Como, ha deciso di entrare proprio negli uffici della Polizia di Stato per spiegare cosa stesse accadendo.
E così, quando l’uomo che doveva recuperare il bottino (spacciatosi per un finto poliziotto), si è presentato all'appuntamento, è stato bloccato e portato in Questura, a soli pochi passi dal luogo della consegna.
È così finito in manette un 36enne originario (e residente) della Repubblica Ceca. Intanto proseguono le indagini per risalire alla donna dell’est che aveva originariamente chiamato i due anziani.