«Mi impegnerò a cambiare», ha detto l'imputato, un 32enne del Mendrisiotto.
LUGANO - «Ho sbagliato. Non so perché è successo, forse in determinate circostanze ero emotivamente troppo coinvolto». È quanto ha detto oggi, alle Assise correzionali di Lugano, un 32enne del Mendrisiotto giudicato colpevole di aver compiuto atti sessuali, in due occasioni diverse risalenti al 2020 e al 2021, con un ragazzo minore di 16 anni.
Nel cellulare dell'uomo sono inoltre stati rinvenuti contenuti pornografici vertenti su atti sessuali con animali e un filmato pedopornografico.
Il 32enne è quindi stato condannato a un anno e quattro mesi di detenzione sospeso con la condizionale per un periodo di prova di quattro anni.
Coltivazioni illegali e piede pesante - Il ticinese, va specificato, è stato riconosciuto colpevole anche di altri reati, tra cui grave infrazione alle norme della circolazione per aver circolato a 163 chilometri orari su un limite di 120 nel 2021, e contravvenzione alla legge federale sugli stupefacenti per aver coltivato e consumato hashish e marijuana.
Più recentemente, nel marzo del 2024, l'uomo ha perso padronanza del suo veicolo mentre si trovava alla guida in stato di ubriachezza e sotto l’effetto della marijuana, finendo contro un muro e scappando dal luogo dell'incidente.
Il 32enne è d'altro canto stato prosciolto dal reato di rappresentazione di atti di cruda violenza. I sette video di questo genere rinvenuti nel suo telefono sarebbero infatti stati salvati automaticamente dall'applicazione Telegram, e non vi è prova che l'uomo li abbia visionati.
Interrogato dal giudice Mauro Ermani rispetto ai due episodi di sesso con il giovane minore di 16 anni, il 32enne si è definito eterosessuale e ha detto di non sapersi spiegare il perché dell'accaduto.
«Si faccia aiutare» - L'uomo ha inoltre iniziato e interrotto un percorso di psicoterapia. «Questa è stata una pessima decisione. Se nemmeno sa il perché e il per come di quanto successo si faccia aiutare», ha sottolineato Ermani, che si è detto preoccupato per il futuro dell'imputato, da anni disoccupato. «Lo so, mi impegnerò a cambiare la mia situazione attuale», ha detto infine l'uomo.
Il processo, lo precisiamo, si è svolto in forma di rito abbreviato. Pubblica accusa e difesa avevano infatti raggiunto un accordo relativo alla richiesta di pena.