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CANTONEÈ morto Geo Mantegazza

10.10.24 - 10:51
Aveva 95 anni. Il fratello Sergio era deceduto lo scorso febbraio
TiPress
È morto Geo Mantegazza
Aveva 95 anni. Il fratello Sergio era deceduto lo scorso febbraio

LUGANO - Si è spento all'età di 95 anni Geo Mantegazza. Il fratello Sergio era venuto a mancare lo scorso febbraio.

Figlio di Antonio, imprenditore, e di Angela Ribolzi, insegnante, nasceva a Lugano nel 1928. Avrebbe compiuto 96 anni il prossimo 12 novembre.

Nel 1954 aveva fondato un proprio studio di ingegneria, il Mantegazza & Cattaneo, assumendo importanti incarichi nell'ambito dell'edilizia (sia pubblica che privata) e dal 1968 specializzandosi nella tecnica di trattamento delle acque. È stato tra i più importanti imprenditori immobiliari del Ticino.

Inoltre è stato presidente dell'Hockey Club Lugano dal 1978 al 1990: in questo periodo la squadra è stata promossa in Lega Nazionale A nella stagione 1981-82 e ha vinto quattro titoli nazionali (stagioni 1985-86, 1986-87, 1987-88 e 1989-90). Tra il 18 e il 19 dicembre 1995 fu inoltre vittima di un sequestro lampo avvenuto tra la Svizzera e il Liechtenstein.

Il ricordo dell'HCL - Così lo ricorda l'Hockey Club Lugano sulla sua pagina ufficiale. «La famiglia bianconera piange la scomparsa dell’Ingegner Geo Mantegazza, padre dell’attuale Presidente Vicky Mantegazza. Il “Presidentissimo” si è spento oggi all’età di 95 anni, serenamente assistito dai suoi familiari. La stella di Geo Mantegazza illuminerà per sempre il firmamento dell’Hockey Club Lugano.

Nessuno, nella storia del club fondato l’11 febbraio 1941, potrà mai essere paragonato alla figura del carismatico “Presidentissimo”. L’uomo che ha fatto sognare i tifosi bianconeri con cinque finali consecutive dei playoff e quattro titoli nazionali conquistati tra il 1986 e il 1990 da quello che sarà ricordato per sempre come il Grande Lugano. L’uomo che, con la sua ambizione e le sue visioni innovative, ha rivoluzionato negli Anni Ottanta l’intero hockey svizzero con l’introduzione del professionismo e con quella determinazione a voler competere che spinse tutto il movimento rossocrociato a rimboccarsi le maniche».

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