L’ex presidente Udc Ticino ed ex granconsigliere è stato condannato a 22 mesi. Ma ricorrerà in appello
LUGANO - Paolo Clemente Wicht, ex presidente Udc Ticino ed ex granconsigliere, è stato condannato a ventidue mesi di carcere sospesi per falsità in documenti e appropriazione indebita ripetuta.
Il 58enne, secondo la Corte delle assise criminali, si è appropriato di circa 1 milione e mezzo di franchi della moglie (ormai quasi ex) per coprire alcuni debiti e permettersi una vita «al di sopra delle sue possibilità», come sottolineato dal presidente della Corte Amos Pagnamenta.
L'avvocato difensore di Wicht ha già annunciato che ricorrerà in appello.
Il denaro sarebbe stato prelevato dai conti della moglie in un periodo che va dal 2015 e il 2019.
Sul caso, inizialmente, era stato emesso un decreto d’abbandono per mancanza di prove. Successivamente, nel gennaio 2023, la Corte dei reclami penali aveva però accolto (parzialmente) la richiesta dell'ex moglie di riportare a giudizio Wicht.