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BELLINZONAMancano i soldi, stop alla terza ora di educazione fisica

13.11.24 - 08:20
Il gruppo "Unità di Sinistra" deposita un emendamento ai conti preventivi 2025 che prevedono il taglio.
Ti-Press
Fonte Unità di sinistra
Mancano i soldi, stop alla terza ora di educazione fisica
Il gruppo "Unità di Sinistra" deposita un emendamento ai conti preventivi 2025 che prevedono il taglio.

BELLINZONA - Meno risorse, meno attività fisica nelle scuole. Le ore di ginnastica infatti passeranno - dall’anno scolastico 2025/’26 - da tre a due. Ma a cercare di impedirlo arriva un emendamento ai conti preventivi 2025 presentato dal gruppo Unità di Sinistra.

Ma ecco nel dettaglio di cosa si tratta. «Il Cantone ha deciso di limitare il finanziamento ai Comuni esclusivamente a quanto impone la legge della scuola dell’infanzia ed elementare, cioè al solo docente specialista di arti plastiche. Dalla massa salariale vengono quindi esclusi i docenti specialisti di educazione fisica e di educazione musicale. Il nostro Comune disporrà così di Fr. 719'000.- in meno dal contributo cantonale», la premessa del gruppo.

Il Municipio di Bellinzona ha quindi comunicato che, a seguito di tale mancato contributo, «intende soprassedere all’impiego di docenti di educazione fisica per la terza ora di questa materia (e dunque limiterà a due le ore impartite dal docente) quale misura parzialmente compensatoria a partire dall’anno scolastico 2025/’26. Nella medesima ottica, il Municipio intende anche rinunciare al versamento di un contributo alle uscite scolastiche degli allievi delle Scuole medie», viene evidenziato.

Si tratta di misure che, dal punto di vista contabile, «non andranno affatto ad alleggerire strutturalmente il previsto disavanzo di oltre 13 milioni di franchi, ma avranno tuttavia un impatto molto pesante sull’offerta educativa dei nostri bambini e quindi sulla qualità della scuola pubblica, senza contare l’incertezza professionale che pone a numerosi insegnanti».

Da qui l'emendamento che si pone l’obiettivo di adottare le necessarie misure finanziarie a livello comunale per garantire l’offerta educativa per i bambini escludendo il taglio della 3° ora di educazione fisica e «in caso del mancato contributo cantonale, il Comune si assume in modo autonomo i relativi oneri».

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